lunedì 17 marzo 2014

Soufflé di Selles sur Cher con crema di topinambur e scorzonera alla malva ed emulsione di prugne mirabella per l'MTC di Fabiana


Posso dirlo che sono felicissima che Fabiana abbia vinto l'MT Challenge del mese scorso? Ma posso dirlo? 
Di questo scrigno di tesori che e' la blogsfera, Fabiana e' una delle gemme piu' preziose, per me. Come persona, come cuoca e come amica. Ora basta, altrimenti mi si accusa di volermi ingraziare il terzo giudice. E che giudice ragazzi!...no no, basta complimenti....tanto è sufficiente andare a dare un'occhiata al suo blog per rendersi conto di quello che vorrei e potrei dire sul suo modo di stare ai fornelli e sul livello della sua cucina.


Quando e' uscita la ricetta della sfida di questo mese, mi trovavo in Francia, nella mia amata vecchia casina di campagna in quel di Thiviers. Appena arrivati siamo andati a salutare il contadino che da quasi 60 anni si prende cura del nostro piccolo appezzamento di terra, insieme a quelli di quasi tutti i nostri vicini. Siamo tornati a casa con 5 susini Mirabella e uno di regina Claudia, che abbiamo subito trapiantato nel nostro piccolo frutteto, e inoltre ben tre chili di topinambur, una quindicina di uova freschissime, una bottiglia di pineau e un vasone di mirabella sciroppate. Una volta a casa, mentre rimiravo estasiata il mio prezioso bottino, ho deciso che una o piu' di quelle cose sarebbe entrata a far parte della lista degli ingredienti del Souffle' per l'MTC n°37. E perche' non tutte?


Mai fatto un soufflé in vita mia. Non ricordo nemmeno di averne mai mangiati, ma mi potrei sbagliare. Del resto dei 20 MT Challenge ai quali ho partecipato fino ad ora, solo le crepes, le scaloppine, la tiella e lo spezzatino mi erano famigliari, tutti gli altri sono stati delle prime volte. Tutte emozionanti. A me piace mettermi alla prova, mi piace provare cose nuove e sono stata felicissima della proposta fatta da Fabiana, assolutamente entusiasta ed estasiata. Pero' siamo sinceri, il soufflé è universalmente noto come uno degli spauracchi della cucina! Come difficolta' aggiuntiva, ammesso che se ne sentisse il bisogno, e' stato calato anche il carico da 90 della salsa....e vorrei che si notasse bene che mi son tenuta sull'indefinito per quanto riguarda il soggetto della precedente frase....chi ha orecchie per intendere....Mica una salsetta sciue' sciue', ma una salsa adulta, seria, strutturata e con un brodo come base.
Quindi su come destinare le uova delle galline di Mme Malmanche ovviamente non avevo dubbi. I topinambur di M. Malmanche, invece?...dentro il soufflé e nella salsa?...e le mirabella sciroppate?....e che formaggio uso? La visita al supermercato locale, gia' sulla via per tornare in Olanda, mi ha chiarito gli ultimi dubbi e quindi e' con grandissimo entusiasmo che vi offro il mio:

Soufflé au Selles sur Cher









 
Ingredienti:
ho dimezzato le dosi della ricetta di Fabiana

150 ml di panna fresca liquida
15 g di maizena
3 uova, tuorlo e albume separati
20 g di burro piu' altro per ungere lo stampo*
110 g di  formaggio di capra Selles sur Cher 
2 cucchiai di grana grattugiato per lo stampo

*ho aumentato leggermente la quantita' perche' lo chevre e' meno grasso dello zola

Per il procedimento mi limito a copiare quello ben descritto da Fabiana

-Innanzi tutto scaldare il forno a 200°
-Con una pennellessa imburrare generosamente gli stampi o lo stampo che devono essere puliti ed assolutamente asciutti, ungere fondo e bordi....questo è assolutamente fondamentale!
-Con lo stesso criterio spargere il formaggio grattugiato negli stampi in modo che ne siano interamente ricoperti avendo cura di non toccare più l'interno con le dita.

-Riporre in frigo fino al momento del riempimento, volendo anche in freezer. Non trascurare questo passaggio!!
-Ripassare ancora i bordi con un altro poco di burro pomata e raffreddare nuovamente
-Mescolare la maizena con poca panna fresca fuori fuoco.
-Portare ad ebollizione la restante panna, raggiunto il bollore unire il mix panna maizena mescolando sempre.
-Abbassare la fiamma e proseguire la cottura aiutandosi con una frusta a mano fino ad ottenere una crema spessa.
-Allontanare dalla fiamma ed unire il burro avendo cura di continuare sempre a lavorare.

-Rompere le uova  tenute a temperatura ambiente, separando i tuorli dagli albumi, avendo cura di non toccare questi ultimi con le mani.

-Unire i tuorli uno alla volta, incorporandoli alla perfezione prima di introdurre il successivo.
-Sbriciolare il Selles sur Cher o il formaggio da voi scelto
-Salare, pepare, aggiungere la noce moscata e mescolare bene.
-L'ultima indispensabile operazione è quella di montare gli albumi.
Devono essere ben stabili, ma non di cemento armato:((
Ci si può aiutare unendo qualche goccia di limone che aiuta la montatura rendendola stabile. Gli acidi sono fantastici in certe situazioni:))))
Sconsiglio invece la famosa presa di sale, in realtà a meno che non si monti a mano( faticando come bestie) non ha una reale utilità, anzi, il cloruro di sodio ha proprietà igroscopiche, quindi alla lunga sottrae acqua e destabilizza la struttura.
-Con delicatezza ed in più riprese unire gli albumi montati, badando bene di non smontarli, eseguendo movimenti verticali con una spatola e contestualmente ruotando la ciotola, il classico movimento en coupant;))))
-La massa deve risultare ben omogenea.
-Versare negli stampi ( o nello stampo) arrivando solo ai 2/3 della loro altezza.
-Lisciare delicatamente la superficie con la spatola.

Intermezzo

-C'è chi sostiene che sia opportuno passare la lama di un coltello tutt'intorno agli stampi per fare in modo che il soufflé cresca dritto.
-C'è addirittura chi sostiene d'aprire il forno dopo 3/4 minuti per eseguire questa operazione in rapidità.
-E c'è pure chi suggerisce una cottura bagno maria al forno passando dai 200° iniziali ai 180° dopo 10 minuti.

Ma noi seguiamo la scuola classica e quindi proseguiamo decidendo di:

-Infornare immediatamente e cuocere senza mai aprire per 15/18 minuti gli stampi piccoli oppure 25/30 minuti in caso di stampo unico.
-In ogni caso sorvegliare ed estrarre quando gonfio e ben dorato in superficie.
L'esterno deve essere compatto, l'interno morbidissimo, umido  e soffice come una nuvola.
-Per accentuare la colorazione si può cospargere la superficie con un cucchiaino di formaggio grattugiato prima di infornare.
- A voi la scelta se mantenere il soufflé nel suo contenitore od estrarlo, questo non creerà difficoltà alcuna.
-Potete anche tenerlo un paio di minuti a forno spento, lo sbalzo termico sarà inferiore ed è possibile che con una "gran botta di culo" facciate in tempo a sorprendere i vostri ospiti ed a sorprendere voi stessi della magia del soffiaggio....tempo di accorgersene e sarà già passata;))

In ogni caso .....ZERO PROBLEMI!!!!!!!!


Crema di topinambur e scorzonera alla malva
e
emulsione di mirabella sciroppate


Ingredienti:
1 carota
1/2 gambo di sedano
1 piccola cipolla
1 rametto di timo
2 o 3 topinambur
1 scorzonera
1 cucchiaio di fiori di malva


Affettate la carota in rondelle sottili, tagliate il sedano a tocchetti e la cipolla a spicchi. Mettete tutte le verdure in una casseruola insieme al timo e coprire con circa 1,5 l di acqua fredda e mettete al fuoco. Ho preferito non salare il brodo e non aggiungere altre aromatiche per lasciare che emergessero la malva e il topinambur, salando solo pochissimo e solo  alla fine.
Lavate bene i topinambur sotto l'acqua corrente, pelateli e tagliateli a tocchetti mettendoli a bagno in acqua acidulata con succo di limone per evitare che scuriscano. Lavate la scorzonera, pelatela con l'aiuto di un pelapatate e tagliatela a tocchetti. Mettete entrambi nel cestello per cuocere a vapore, coprite e posizionate sulla pentola  dove stanno cuocendo le verdure. 
Riducete il calore perche' il brodo sobbolla appena e fate cuocere per 40 minuti o fino a quando topinambur e scorzonera sarnno teneri e ben cotti.
Togliete dal fuoco, versate cira 150 ml di brodo di verdura in una tazza, passandola da un colino a maglie fitte, unite i fiori di malva, coprite e lasciate in infusione per almeno 10 minuti. 
Passato questo tempo mettete i topinambur e la scorzonera nel bicchiere del frullatore e cominciate a frullare unendo il brodo infuso con i fiori poco alla volta, fino a raggiungere la consistenza desiderata, Se volete intensificare il colore viola, aggiungete anche i fiori macerati, sempre pochi per volta fino a che la crema sara' del colore e del gusto che preferite. 
Aggiustate di sale.


Per l'emulsione di mirabella, non dovrete far altro che frullare, meglio se con un frullatore a immersione, una dozzina di prugne mirabella sciroppate denocciolate con circa 60 ml di olio extra vergine di oliva.

Servite il souffle' immediatamente appena tolto dal forno accompagnato dalle due salse.
Noi ce lo siamo gustato spolverizzato di Piment d'Espelette.


Con questa ricetta partecipo all'MTC di Marzo 2014

48 commenti:

  1. Allora... le cose sono due e solo due: o sei completamente matta o sei un genio! Non ho altro da aggiungere se non che condivido la tua ammirazione per Fabiana :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ovviamente la prima che hai detto!....ma i matti come noi sono il sale della Terra!!

      Elimina
  2. Sono incantata! Per il soufflé così gonfio e "straripante", per le creme così originali che ti fanno venire l'acquolina, per quella cocotte decorata di azzurro. È tutto davvero bello! Ora è meglio che pensi anche al mio soufflé perché sono ancora in alto mare. Ciao simo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pensa che io invece preferisco quei souffle' ordinati e disciplinati che formano quelle belle cupolette senza crepe.....ma Fabiana dice che il nostro souffle' deve avere personalita' e quindi, accettiamolo cosi' com'e'....La cocotte l'ho trovata insieme ad un monte di altre vecchie cose nella casina francese!! Per quanto riguarda le foto, gia' me ne preoccupo poco di soilito, questa volta credo di averci messo 10 secondi....ho preparato tutto prima, fatto qualche scatto alle salse....infatti come vedi non sono riuscita ad avere una foto decente del souffle' nella cocotte con le salse accando....pazienza!! Pensa a divertirti Simo!!

      Elimina
  3. Cornali!!!! mi consenta, lei ha fatto un capolavoro! prima cosa: dimmi come hai fatto a non sgonfiare il soufflé!!! strepitoso. Seconda cosa: la crema e l'emulsione hanno dei colori pazzeschi, stupendi, che mi incuriosiscono a mille. Topinambur non lo uso mai e la scorzonera ho imparato che esisteva sabato scorso con l'Ale.. pensa te! che sapore hanno? ma soprattutto, come fai a cucinare così????? :-) sono incantata davanti alle foto, e sono rimasta affascinata nel leggere il tuo post, con tutti questi ingredienti a km 0, genuini, talvolta donati da persone che ti vogliono bene.. e tutta questa armonia si è riversata nella tua ricetta. Chapeau, mia cara!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti assicuro che si e' sgonfiato!! Era molto piu' gonfio nel forno....Il topinambur e' detto anche carciofo di Gerusalemme, perche' di quello sa: di carciofo! Molto piu' delicato e con una consistenza completamente diversa, ovviamente....mi ricorda l'interno del gambo del carciofo, per essere precisi....la scorzonera che trovo qui, non e' come quella che mi ricordavo di aver assaggiato da bambina, ha un sapore piuttosto neutro e a dire la verita' si puo' tranquillamente omettere....Grazie dei complimenti Francy!! Quando verrai a trovarmi a Thiviers, ti portero' a "far la spesa" dai Malmanche!!

      Elimina
  4. roberta ma è un quadro che colori bellissimo davvero mi sa di primavera
    io mi chiedo se devo servirlo appena esce dal forno come fotografo 0.o mannaccia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Veronica tesoro, lo chiedi alla persona sbagliata!! Ti pare che io sia una da premio 30mm?...purtroppo no davvero mia cara...l'unico consiglio che mi sento di darti e' di farne piu' d'uno, magari monoporzione, e di lasciare gli altri in forno mentre ne fotografi uno alla volta....

      Elimina
  5. Questa "tua Francia" mi sta affascinando sempre di più!
    Ormai la immagino come un luogo fiabesco nel quale tu vivi scoprendo tesori preziosi: pentolini, biancheria finemente ricamata, giacchetti da gendarme per tutte le stagioni, libri rari e pure contadini generosi che amano la loro ( ma pure la tua) terra e ne sono ricambiati al punto da trarne delle vere magie!!!!
    Adesso non potrò non sognarmi Mme e M. Malmanche e tutti i loro tesori!!!!

    Neanche a dirlo il formaggio è da sempre la mia passione, rinuncio a qualsiasi cosa ma non ad assaggiare "nuovi" formaggi e trovare conforto e piacere in quelli già conosciuti.
    Potrei prendere la residenza presso un affinatore e sono certa che lo amerei per sempre!!!!!!!!!!!
    Ieri sulle tue pagine leggevo la presentazione di due straordinari formaggi ed oggi trovo il Selles protagonista di questa piccola meraviglia.....wow!!
    La malva è una regina! La utilizzo molto e tutta, se poi si pensa che non sia butta via nulla, dalle radici, alle foglie ai fiori, diventa un'alleata indispensabile. Certo io pensavo ad una semplice insalatina, una frittata....roba così:))
    Mi piacciono tutti questi passaggi: un brodo aromatico, verdure che se ne avvantaggiano cuocendosi con il vapore odoroso del timo, lo stesso brodo che accoglie la malva traformandosi in un'infusione che poi si arricchisce delle verdure diventando una crema...però, che roba!!!
    L'emulsione mi ha addirittura sorpresa, a quella mi scoccia non poco dover rinunciare perchè assaggiare ciò che non conosco è "una missione irresistibile".
    Robi....sei un drago!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vedrai Fabiana, vedrai!! ;) Ovviamente per le salse mi sono ispirata a te, ma non ho nemmeno sfiorato l'idea di emularti. Diciamo che mi sono limitata ad interpretare, in chiave minore, il tuo modo di far cucina. La tua camomilla nel brodo mi ha folgorata! La malva essiccata ha un profumo e un sapore che mi ricorda molto l'incenso e ho pensato che avrebbe potuto far coppia con la cenere del Selles....ma devo dire che l'emulsione dolce acidula e' stata in assoluto la nostra preferita come accompagnamento di questa nuvola profumata che e' il tuo soufflé!!

      Elimina
  6. Cavolo, brava!! Non ho mai fatto un soufflè, proprio perchè è una bestia nera, mi terrorizza!! Ma dai, supererò anche questa, intanto, complimenti!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche per me e' stata una fantastica prima volta! Lasciati guidare passo passo dalle indicazioni precisissime di Fabiana: non si puo' sbagliare!! Grazie per i complimenti Silvia!!

      Elimina
  7. Robi! che meraviglia e che colori!! che fortuna poter utlizziare i prodotti così freschi e il tuo soufflè è da manuale!
    ciao Rosi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando sono in -francia, mi rifaccio delle zucchine-melanzane-pomodori-peperoni tutto l'anno e inguainati uno per uno nella plastica che trovo qui in Olanda....e che ovviamente non mi sogno di comprare....Ad essere sincera l'aspetto del mio soufflé lascia laquanto a desiderare, ma il sapore era davvero paradisiaco, grazie alla ricetta che ci ha fatto conoscera Fabiana e al Selles sur Cher che e' davvero notevole.....

      Elimina
  8. io sto ancora con la schiena incollata alla tappezzerie e lo sguardo fisso sul buffet. non so mica se ce la fo' a lasciarmi andare.. ho una tale paura.... ma una tale paura....... che certo tu non contribuisci a diminuire facendomi vedere questi volteggi gastronomici!!!!!!
    *_*
    brava brava brava e bello, bello e brava : )))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Maddai Sere!! Buttati, che e' morbido!!....guarda che anche a me tremavano le mani mentre lo facevo, ma se segui le indicazioni di Fabiana non puoi sbagliare, credimi! Ti fidi di me?...no ecco, forse questa e' meglio non dirla che porta sfiga...Vai Sere che e' facile e poi tu sei bravissima e lascerai tutti a bocca spalancata!!

      Elimina
  9. Signova, lei mi stupisce sempve di più. E sopvatutto sui fovmaggi. Il Selles sur Cher non lo conoscevo, eppuve amo i fovmaggi di capva (ne ho utilizzato uno anche io, ma "novmale" mica come il suo, pev il soufflé).
    Lei è insupevabile, Signova!
    E concovdo sulle pavole spese pev la Fabiana, e aggiungevei che è anche un gvan pezzo di gnocca! Pevdoni il fvancesismo.

    La saluto covdialmente,

    Una vomana de Voma che tenta di pavlare decentemente. :P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma va che te non sei normale!!....e se il vagionieve mi si innamora anche di te, com'e' successo quando la Gennaro si e' finta contessa?....Comunque non esistono formaggi di capra "normali" Tutti i formaggi di capra sono speciali....

      Elimina
    2. comunque la Mazzetta l'è messa peggio di me eh!!!!! : ))))))))

      Elimina
  10. che posso dire se non "Chapeau!" Bravissima, perchè ... il soufflé, finora, è il più gonfio dei contendenti, è originale per abbinamento di gusto, di cromia, di amore ... si questa ricetta mi ha trasmesso tutto questo! Complimenti, baciotti e un ronron speciale da Magali che essendo francese non può che tifare per te!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Merci beaucoup Helga et Magali, vous etes très aimable! Anch'io avevo una gattina francese....Un abbraccione Helga e un grattino dietro le orecchie per Magali da parte mia!

      Elimina
  11. Che piatto Roberta! lo hai strutturato con una maestria che mi ha incantata! complimenti! e poi hai aggiunto poesia con il tuo racconto bucolico.... che meraviglia!
    brava bravissima!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Frankie grazie!!! Che bel commento e che bei complimenti, sono commossa!!

      Elimina
  12. Intanto uno legge i titoli dei tuoi post ed è già attratto... perché non sai mai che lingua usa, sarà in Francia, sarà in Olanda... e poi quegli ingredienti particolari, con abbinamenti unici. E quel soufflè così gonfio?! Dì la verità, o lo hai minacciato prima di infornare o lo hai pagato per farlo venir fuori così! Moneta olandese o francese? ;-)
    Baci e bravissima come sempre

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti confido il mio segreto: aria compressa!! Davvero, non scherzo. Tieni una bomboletta di aria compressa a portata di mano mentre fotografi e quando vedi che si sta afflosicando gli dai una bella pompatina!!.....ahahahahahahahahah...no no non farlo, sto scherzando....ora se ti dico che invece s'era gia' sgonfiato un bel po' quando ho scattato la foto mi odi?

      Elimina
  13. " Siamo tornati a casa con 5 susini Mirabella e uno di regina Claudia, che abbiamo subito trapiantato nel nostro piccolo frutteto, e inoltre ben tre chili di topinambur, una quindicina di uova freschissime, una bottiglia di pineau e un vasone di mirabella sciroppate": fammi capire: il contadino si è svuotato la dispensa, per farti andar via? :-P
    per il resto, io sto provando a dirmi che quello che vedo è un riuscitissimo soufflè al formaggio con due salse di accompagnamento... ma non mi autoconvinco, chiss come mai...
    e non ti lamentare, se rivinci!

    RispondiElimina
  14. Beh, dopo questo ripongo coccini di ceramica e frusta e penso alla prossima sfida. Dopo aver letto il tuo post, mi è rimasta la lingua attaccata al palato e capisco di non potercela fare.
    Qui siamo oltre, ma talmente oltre da dover prendere un razzo per raggiungerti.
    Grandissima Robi. Immensa.
    Un bacio cara. Pat

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si' un razzo, ma che ti riporti sulla Terra da quell'Universo parallelo nel quale ti trovi tu!! Ma stai scherzando per davvero? Voglio proprio vedere quanto sei intimidita da questa sfida....chisa' cosa ci stai preparando, invece....Un abbraccione e grazie!!

      Elimina
  15. Sai cosa invidio di questa ricetta?...???....TUTTO!
    Dal formaggio del soufflè alle salse di accompagnamento, tre chili di tobinambour e le mirabelle sciroppate farebbero anche la mia di felicità, per non parlare di quella cocottina così vintage.

    Ha ragione Ale, ti meriti di rivincere, con nessi e connessi ( leggasi: invidia allo stato puro per questa ricetta!)

    baci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma guarda che anch'io ti invidio sempre le ricette, la tua maestria e la tua fantasia e quei meravigliosi prodotti della tua terra....sara' che l'erba del vicino e' sempre la piu' verde? ,,,,e adesso dimmi, secondo te, cosa dovrei farci con tutti sti topinambur?

      Elimina
  16. Abbinamenti spettacolari, mi sembra quasi di sentire il profumo della campagna francese. Ottimi prodotti, del resto la cucina è anche qualità degli ingredienti, oltre che preparazioni perfettamente eseguite, e questa ricetta contiene entrambe le cose.
    Davvero complimenti!

    RispondiElimina
  17. Sono assolutamente d'accordo con te! Preferiro' sempre una pasta condita con ottimo burro e Parmigiano a un qualunque cibo che esca gia' pronto da una scatola!....anche se non disdegno il famigerato fast food, una volta ogni tanto...del resto mica tutti siamo perfetti, ognuno ci abbiamo i nostri difetti.....

    RispondiElimina
  18. Quando dico che tu sei su un altro pianeta!
    A parte la tua capacità di dare un impronta *speciale* a tutto quello che proponi, mi lasci sempre a bocca aperta (e non solo perchè è risaputo che sono SEMPRE affamata!)
    Questa volta sei riuscita a fare ancora di meglio...
    Per il contadino mi complimento con te. Certi vicini sono un dono del cielo ma bisogna sicuramente essere meritevoli per conquistarseli.
    Brava Roby
    Ti bacio
    Nora

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Nora, mi fai arrossire con tutti questi complimenti...e allo stesso tempo gongolo perche' li so sinceri e sentiti. Ti assicuro che provo gli stessi sentimenti ogni volta che vengo a leggere le vostre ricette, mi fanno sempre pensare che avrei voluto pensarle io....e' cosi' per tutti credimi. Un abbraccione, sto contando i giorni!!

      Elimina
  19. Roberta ma tu sei un genio!!!e ci vuoi far morire di invidia con tutti questi regali e cosette che ti sei portata a casa!Devo dire che li hai impiegati molto molto bene e quel soufflé così gonfio ed invitante ne è la prova tangibile!un bacione
    Chiara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma no Chiara!! Sono io che muoio di invidia ogni volta che mi sbattete in faccia senza pieta' gli ottimi prodotti del nostro paese, che sen poi le uniche cose delle quali mi capita di sentire la mancanza....Un bacione grosso a te e anche a Marta!

      Elimina
  20. su Fabiana siamo d'accordo, stupisce sempre, sul tuo piatto dico solo che è fantastico, a cominciare dai colori che acattutrano l'occhio fino ai sapori delicati e ben bilanciati, la mirabelles le ho assaggiate in Francia, che vicino prezioso che avete :-D
    Sei sempre un gradino sopra!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prezioso si' e non solo per le mirabelles e nemmeno per la cura che mette nel tenere in ordine il terreno....e' un pozzo di conoscenza e una fonte inesauribile di racconti, aneddoti, storie legate al territorio e alle persone che li' vivono, come lui, da generazioni....io non smetterei mai di starlo a sentire.

      Elimina
  21. Solo tu, Roberta, potevi sfornare una meraviglia del genere: adoro tutti i formaggi e vado pazza per quelli di pecora e di capra, figurati se non mi ci fionderei, su un Selles-sur-Cher! E quella salsa di topinambur e malva, gustosa e delicata? E l'emulsione agrodolce di mirabelle? Per non parlare del tocco finale del piment d'Espelette, che dà quello sprint in più.
    Un condominio di sapori insomma, che solo dalle tue mani poteva uscire!!!! :-D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bene, scorribande gastronomiche anche per te allora, quando mi verrai a trovare!!

      Elimina
  22. Io non lo so se sia il luogo che ti ispira ma le tue funamboliche prodezze mi lasciano sempre così OoO.... ma come le è venuto in mente mi chiedo? perché non viene in mente a me? Quella è la seconda domanda... la risposta è che il genio non è di tutti, però io un saltino ad assaggiare sta delizia lo farei.

    RispondiElimina
  23. E ma smettila di dirlo e basta!! Dammi una data!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mmmmmmmmm vediamo, so che la tiro lunga ma direi che organizzandomi nella primavera del 2015 otrei farcela.... che dici?

      Elimina
  24. io che la scorzonera la faccio solo condita con olio e pepe nero.....mamma mia che abbinamento fantastico!!! Complimenti!!!!

    RispondiElimina